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Pensiamo davvero che la colpa sia degli altri?
Ognuno di noi ha la sua percezione delle cose.
C’è la persona che ama la sua città perchè le offre i servizi che desidera (divertimenti, parchi pubblici supermercati e centri commerciali vicino a casa ) e, dall'altra parte, c’è la persona insoddisfatta perchè c'è troppo rumore, troppi negozi , troppi bambini o servizi che non le interessano. Siamo tanti e possiamo avere punti di vista diametralmente opposti davanti alla stessa cosa.
Se sei un commerciante puoi essere felice se tante auto passano di fronte alle tue vetrine, ma se sei un disabile che deve destreggiarsi tra una giungla di marciapiedi magari interrotti rischiando la vita ogni momento, allora preferiresti delle belle zone pedonali.
Spostiamo l’attenzione sulla qualità della nostra vita quotidiana: riusciamo a camminare tranquillamente, sia che siamo bambini, donne, ragazzi, mamme col passeggino o disabili e anziani - usando i marciapiedi e rispettando gli attraversamenti pedonali? Riusciamo ad andare in bicicletta senza correre il rischio di essere falciati a ogni curva ma rispettando anche i diritti degli automobilisti e dei pedoni?
Facciamoci ogni tanto questa domanda. E prendiamoci la responsabilità di essere davvero una società che vuole definirsi "civile", per diventare davvero una civiltà da terzo millennio.
Il fine di ognuno di noi è stare bene ma non è così automatico. Non è che la "città" sia un agglomerato a sè stante che domani mattina si sveglierà e dirà "Da oggi sono pulita. Oggi sono sicura. Oggi diventerò rispettosa dei diritti di tutti".
La città siamo noi! Le citta dovrebbero essere a "misura d'uomo" e permettere il benessere, ma se la mattina usciamo con la mascherina tanto salutari non sono ..........Le stesse amministrazioni hanno i nostri dubbi perchè ogni tanto pensano che fermando le auto per un giorno, il giorno dopo tutto sarà pulito e lindo.
Tanti bei discorsi, ma volete mettere oggi le comodità? Volete mettere i tempi andati e tutte le cose che si doveva fare a mano, o a piedi, o aspettare per sapere o per fare? Oggi in un nanosecondo fai parcheggiare la tua auto da sola, oggi non devi scendere per chiudere il cancello, oggi vai in un'ora dove anni fa si andava in un mese.
Abitudini. Ci si abitua presto al meglio per poi cominciare a dire " Si stava meglio quando si stava peggio"!
Proviamo per un attimo a considerare che siano di vitale importanza i nostri comportamenti di ogni giorno, di ogni ora, di ogni minuto e che questi siano fondamentali per la nostra città.
Se ogni famiglia ritiene che sia necessario avere almeno 2 o 3 automobili, le nostre città e le nostre amministrazioni saranno inevitabilmente a favore delle macchine e contro qualcos'altro. Questo è come ci comportiamo e ci muoviamo ogni giorno, perchè dovrebbe essere diverso? Siamo noi a fare la nostra città ed è difficile dire che il tale sindaco o la tale amministrazione è responsabile se i centri sono pieni di auto o le strade sono impercorribili a piedi o in bicicletta, perchè le loro scelte NON possono andare contro le esigenze della maggioranza di chi li ha votati che lo dimostra ogni giorno. E chi li ha votati siamo noi, i cittadini, e siamo quelli che dimostrano che non possono fare 100 metri a piedi per andare a prendere il giornale, o non possono portare il bimbo a scuola se non con il super-suv!
Credo sia difficile aspettarsi qualcosa di diverso se non cominciamo a cambiare.
Magari arriverà anche il giorno in cui si vedranno bambini scorrazzare tranquilli per le strade, automobilisti che guidano con faccia rilassata e ciclisti che pedalano sicuri e contenti?
Buon fine settimana, ciclisti e non. Guidate con prudenza