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Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. (Gandhi)
« Il buon senso è la cosa meglio distribuita al mondo. Ciascuno infatti pensa di esserne così ben provvisto che anche coloro che di tutte le altre cose non si contentano mai, di questa sono soliti non volerne più di quanto ne hanno.» (Cartesio - Discorso sul Metodo)
Non abbiamo bisogno di nessuna regola se usiamo il buonsenso!
Ciclisti educati, diamo il buon esempio … e facciamo vedere di che pasta siamo fatti!
L’educazione è sempre importante ma sulla strada diventa fondamentale: per noi, per gli altri che interagiscono con noi e per chi comunque ci osserva.
Sarà successo anche a voi - magari anche più di qualche volta - di essere in macchina e sentirvi un dio del volante, e di essere in bici e sentirvi dio in terra. In ogni caso padroni della strada. Ovviamente tutti abbiamo ragione.
L’educazione del ciclista dovrebbe partire proprio da questo: come ciclisti cominciamo noi per primi a comportarci come vorremmo che si comportassero gli altri con noi. La vita è semplice se si rispettano alcune basilari regole di convivenza civile e se si agisce sempre con buonsenso: è innato in tutti noi, basta usarlo. Se pretendiamo rispetto, diamo rispetto.
Seguire alcune piccole regole di comportamento farà di noi ciclisti più educati e più responsabili (ovviamente potete non condividere questo nostro punto di vista).
1 – Segnaliamo sempre la direzione che intendiamo prendere – se vogliamo girare a dx o a sx, segnaliamolo col braccio : non è una vergogna! Quando siamo sulla strada in bici abbiamo i diritti e i doveri di tutti gli altri mezzi, perciò, pensare che quello dietro ci leggerà nel pensiero è un tantino presuntuoso da parte nostra. Buonsenso, quindi! Se poi dietro di noi abbiamo qualcuno di decisamente più grande e più grosso, direi che non è proprio il caso di sfidare la fortuna al lotto!
2 - Usiamo le piste ciclabili dove ci sono ( se ci sono e non le usiamo, è prevista una multa in base a quanto previsto dal codice della strada): sono state costruite per i ciclisti, cerchiamo di onorarle adeguatamente – almeno quelle che ci sono.
3 - non proseguiamo appaiati , salvo che uno di noi sia minore di dieci anni e proceda sulla destra dell’altro. Una bicicletta occupa lo spazio di…. una bicicletta, perciò è questo che i veicoli dietro si aspettano da noi: che siamo ciclisti, non ApeCar!
4 - accendiamo i fanali all’imbrunire e, se possibile, mettiamo il gilet o le bretelle ad alta visibilità ( per altro obbligatorie fuori dei centri urbani dal tramonto all’alba). Mettiamole anche se in centro urbano non sono obbligatorie: è un accorgimento in più che adottiamo per la nostra incolumità, non serve che sia imposto dalla legge.
5 – usiamo il campanello quando siamo incerti che ci abbiano visto: un altro ciclista, un’ auto o un’ auto che si sta fermando e pensiamo che possa aprire la porta dal nostro lato: facciamoci sentire comunque prima di sorpassare qualcuno, un pedone o altro. Meglio una scampanellata in più che rimpiangere di non averlo fatto.
6- sulle strisce pedonali scendiamo e attraversiamo a piedi, bicicletta a mano: la precedenza sulle STRISCIE PEDONALI è per i pedoni !!! Un automobilista non si aspetta di vedere attraversare una bicicletta (che sguscia via molto più veloce di un pedone) perciò rispettiamo questa regola fondamentale.
7 – non corriamo in bicicletta sul marciapiede. E’ un marcia - piede….perciò per i ciclisti è OUT ! Solo pedoni!
8 – non andiamo contromano: le auto non si aspettano di trovarsi qualcuno che va contromano, soprattutto se escono da una laterale : sia che siamo in centro storico, sotto i portici, o in una via di paese.
9 – nelle rotatorie le biciclette e i ciclomotori hanno l’obbligo di circolare mantenendosi nella corsia più a destra. RIGOROSAMENTE A DESTRA, non solo se ci va di farlo! Cerchiamo di non affiancare i veicoli ma inseriamoci dietro un veicolo e segnaliamo il cambio di direzione con la mano!
10 - rispettiamo i semafori: esistono e rispettarli non è opzionale, nemmeno per i ciclisti o per i pedoni.
11 – ricordiamoci che i bambini e i ragazzi ci guardano. Non c’è niente di meglio che possiamo fare per i nostri ragazzi che insegnare loro qualcosa attraverso il nostro esempio. Se passiamo col rosso o se corriamo sul marciapiedi, penseranno che è normale farlo perché l’ha fatto un adulto e prima o poi lo faranno anche loro.
12 – E infine, per ultimo ma sempre primo per importanza: siamo gentili con gli altri ciclisti, usiamo lo stesso senso di cortesia e di gentilezza che vorremmo che gli altri usassero per noi. Se un ciclista è in difficoltà o in panne, diamogli una mano: questa solidarietà sarà ampiamente ripagata.
A presto!